Presentations of Luigi Giussani's books

2/11/2004 | 21:00 | Italia / Italy | Genova
Fiera di Genova - Sala Liguria

card. Tarcisio Bertone Arcivescovo di Genova
prof. Giancarlo Cesana Professore Ordinario di Medicina del Lavoro presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca
Moderatore: Massimiliano Lussana

Da cinquant’anni esiste Comunione e Liberazione; da quaranta è presente in Liguria; l’11 febbraio è l’anniversario del riconoscimento pontificio della fraternità di Cl: Genova ha festeggiato tutte queste ricorrenze invitando il cardinale Tarcisio Bertone, arcivescovo della città, e Giancarlo Cesana, a presentare Perché la Chiesa, l’ultimo libro di don Luigi Giussani edito da Rizzoli. Mille persone hanno affollato un’ampia sala della Fiera e altre non sono riuscite a entrare. Don Pino De Bernardis di Chiavari ha esordito ringraziando i vescovi della Liguria, che, per l’occasione, hanno tutti mandato lettere di incoraggiamento e di affetto. Tra i presenti: monsignor Alberto Maria Careggio, vescovo di Chiavari; Sandro Biasotti, presidente della Regione Liguria; rappresentanti della giunta comunale e i sindaci di alcuni comuni. Insomma, tanti personaggi e tanta gente a sentire: perché esiste la Chiesa? «Per me - ha esordito Cesana -, per sostenermi nel cammino verso la meta: il centuplo quaggiù e il “faccia a faccia” lassù. Il centuplo, la felicità, non è non avere più contraddizioni, ma poterle vivere, cioè diventare santo: continuare a cercare l’oro, il significato della vita, non fermarsi al fango. La santità richiede la mia conversione». Ha insistito il Cardinale: «L’importante è essere per, nel senso che come Dio si è fatto Uomo, visibile a noi, così noi dobbiamo renderci presenti a Colui che si fa presente. L’importante è farsi presenza». «Esiste il prete ideale, il prete che non faccia allontanare?», ha domandato il moderatore Massimiliano Lussana, redattore de Il Giornale. E il cardinale Bertone: «Sono più i preti ideali che quelli che fanno scappare. I preti ideali sono quelli che si sono fatti compagni e amici degli altri». Al termine, uno scroscio di applausi. Fuori, una rara, bellissima stellata faceva immaginare il Relatore più importante. (Paola Navotti)